GEOTERMIA (A BASSA ENTALPIA)
 


Le perforazioni per impianti di geotermia prevedono il raggiungimento di profondità variabile tra gli 80 e i 150 metri a seconda del tipo di sottosuolo interessato dall'installazione con l'impiego dei metodi classici di perforazione in analogia con la perforazione di un pozzo per acqua. Alle profondità suddette il terreno mantiene una temperatura che si aggira intorno ai 15°C senza risentire delle variazioni climatiche esterne.

 

All'interno del foro sono calati tubi di piccolo diametro in polietilene attraversate dal fluido termovettore costituenti la sonda geotermica, che vengono posti in opera in due diverse configurazioni: a 2 o a 4 tubi (rispettivamente ad U semplice o a doppia U).

 

Tra i tubi e le pareti del pozzo viene introdotto materiale di riempimento, costituito da betoncino specifico, al fine di assicurare un buon contatto termico con il suolo circostante. Nel caso la sonda attraversi una falda, il materiale costituito da una boiacca cemento-bentonitica oltre ad avere qualità elastiche tali da sorreggere la parete del foro, impedisce anche circolazioni verticali di acqua.



Tali impianti, classificati dalla direttiva europea 2009/28/CE (conosciuta anche come direttiva RES - Renewable Energy Sources) come impianti ad energia rinnovabile, sono particolarmente indicati per la realizzazione di impianti di riscaldamento e raffrescamento di ambienti di nuova costruzione o in ambito di ristrutturazioni.

trivella rotazione fango

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